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SOSTIENE LEON: NARRAZIONI JAZZ VIA DAL SALONE, NUOVO ASSET PER LA MOLE

E' tempo di grandi pulizie e grandi mutamenti per la scena culturale torinese
"Su Narrazioni Jazz stiamo terminando di raccogliere i dati... poi porteremo a conoscenza della commissione... quanto prima... abbiamo raccolto tutte le informazioni... analizzate da parte dei nostri uffici... stiamo raccogliendo le opinioni degli organizzatori... dei dieci progetti e dei concerti che sono avvenuti al Lingotto... Dal nostro punto di vista... i famosi dieci progetti... sono stati molto frequentati... tutta un'altra modalità organizzativa... e modalità di coinvolgimento... degli operatori e dei fruitori,.. ci riserviamo di confrontarci con chi fa jazz in città... questo è l'elemento per noi... eeeehhh... fondamentale... probabilmente abbiamo già detto forse non è il caso... diciamo... di accompagnare Narrazioni Jazz al Salone del Libro... eeeehhh... sono talmente tante le attività che organizza il Salone del Libro... che poi... eeeehhhh... si perdono... la continuità...".
Ma, quando io avrò durato l'eroica fatica di trascriver queste dichiarazioni rese in Commissione cultura dall'assessore Leon, e le avrò date, come si suol dire, alla luce, si troverà poi chi duri la fatica di leggerle?
Questa riflessione dubitativa, nata nel travaglio di intendere un suono - forse parola, forse mugolio - che seguiva "continuità" nella registrazione, mi fa sospendere la trascrizione, e pensar più seriamente che mi conviene passare in modalità traduzione e riassunto.
L'eloquio del nuovo assessore alla Cultura, ieri in Commissione, era incerto e fors'anche lievemente fumoso, mentre rispondeva alle domande del consigliere Carretta.
Eppure Leon se l'era cavata bene leggendo il rendiconto sulle attività del 2016 per le materie di sua competenza. Aveva soltanto incespicato nell'elencare i festival cinematografici torinesi, e non per colpa sua: Sottodiciotto era citato nella pagina successiva. 
Ma replicando a braccio sui temi quali Narrazioni Jazz, l'attività dei musei, la governance del Museo del Cinema l'assessore è comprensibilmente meno lineare nel suo dire. Per cui devo per forza condensare, sperando di aver ben colto i concetti, spogliandoli di aggettivi, avverbi, circonlocuzioni, puntini di sospensione e anacoluti.
Quanto segue dovrebbe - spero - rappresentare il significato ultimo delle dichiarazioni di Francesca Leon, la loro sostanza: mentre la forma è tutta mia, e anche le valutazioni di merito.

Narrazioni Jazz

La notizia di Leon: Narrazioni Jazz non si farà più durante il Salone del Libro. I dieci progetti di Jazz per la Città hanno avuto un buon successo. Stiamo raccogliendo i dati sui risultati della prima edizione e presto li presenteremo in Commissione.
La traduzione di Gabo: i concerti a pagamento al Lingotto sono stati un bagno pazzesco, abbiamo speso 600 mila euro di sponsorizzazioni per niente, mentre con i 75 mila del bando di Jazz per la Città perlomeno abbiamo sfamato qualche musicista e abbiamo animato qualche posto in periferia. L'anno prossimo proviamo a non farlo più durante il Salone, così magari qualcuno si accorge che c'è. Speriamo invece che nessuno si accorga che Narrazioni Jazz è il solito Torino Jazz Festival, solo più piccolo.

Attività dei musei

La notizia di Leon: il Museo Egizio e il Museo del Cinema hanno una funzione trainante anche per il pubblico dei turisti. Collaboriamo con il Museo Fico. Per le mostre dei musei civici, aspettiamo le proposte dei direttori e li accompagneremo nella ricerca delle risorse.
La traduzione di Gabo: non abbiamo un picco che sia uno, per cui mi auguro che il Museo Egizio e il Museo del Cinema continuino a funzionare e attirare visitatori. 
Quanto ai nostri, non ho la minima idea di quali mostre potranno fare la Gam, Palazzo Madama e Mao, visto che non c'è trippa per gatti. Si arrangino. Il Borgo medievale spero di appiopparlo al più presto ai privati. Adesso gli butto lì pure il Museo Fico, che fa fico perché sta in periferia e organizza di tasca propria belle mostre per le quali noi non non sganciamo un centesimo, e manco ci presentiamo all'inaugurazione.

Governance del Museo del Cinema


La notizia di Leon: è necessaria una profonda riorganizzazione del Museo del Cinema, che tenga conto della sua attuale realtà. Quanto al direttore, la nomina spetta al nuovo Comitato di gestione. Io sono dell'opinione che il Museo abbia bisogno di una forte struttura amministrativa, e di un direttore con capacità gestionali ma in grado di valorizzare le collezioni.
La traduzione di Gabo: col cazzo che facciamo un altro bando per il direttore, con il rischio di ritrovarci tra i piedi un altro piddino. Se la sbrogli il Comitato di gestione, dove adesso i nuovi rappresentanti di Comune e Gtt sono persone di cui mi fido. Tanto, con la scusa che i conti sono un troiaio, comanderà la struttura amministrativa: e lì ho già le pedine giuste al posto giusto.

Il futuro della Fondazione Cultura

La notizia di Leon: la Fondazione Cultura è un supporto operativo utile per l'assessorato e lavora alla ricerca delle risorse e degli sponsor per vari progetti, oltre a curare la produzione delle manifestazioni organizzate direttamente dal Comune. Le sue attività devono essere sempre più in linea con gli obiettivi dell'amministrazione. Stiamo ragionando sui futuri sviluppi della Fondazione, a sostegno di chi produce cultura sul territorio.
La traduzione di Gabo: Tu dici che la futura signora Tramonti e il suo consigliere Giordana una volta lanciavano tuoni e fulmini contro la Fondazione e la sua segretaria Angela Larotella? Che volevano chiuderla? Ma dai? Davvero? Altri tempi: ci siamo accorti che bene o male la Fondazione i soldi li trova e le rassegne le organizza, e quindi dopo tante liti e tante beghe ce la teniamo stretta stretta. Altro che chiuderla. Tanto più che adesso Larotella è in buona con Appendino, e Giordana ci ha i suoi problemi, e non sappiamo che ne sarà del famoso Ufficio manifestazioni.

L'integrazione delle risorse

La notizia di Leon: come promesso, le risorse per la cultura - tagliate nel bilancio di previsione 2017 - saranno integrate. Molto presto ci saranno notizie positive in tal senso.
La traduzione di Gabo: volesse il cielo. Ho detto la stessa cosa il 15 aprile, due mesi fa: ma è una vita, questa? Prima o poi qualcuno mi manda a stendere.

Leon ha parlato anche del nuovo Sistema delle Arti Performative che sostituirà il Sistema Teatro Torino: ma sull'argomento mi astengo. Non ho capito una benamata minchia di quello che ha detto. Solo che ci stanno lavorando e sono in dirittura d'arrivo.

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