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OTTIMISTI A OLTRANZA: FONSATTI ASPETTA MEZZO MILIONE

L'ottimista: Filippo Fonsatti, direttore del Tst

La Parigi l'ho incocciata stamattina a una conferenza stampa dello Stabile, dove ovviamente c'era anche il direttore dello Stabile Filippo Fonsatti.
Con Fonsatti scambiamo due parole prima della conferenza - di cui vi riferirò in un post successivo - e va da sé che mi informo sullo stato di salute del mio Teatro Stabile favorito, nonché unico, che come ben sapete alla luce del bilancio previsionale del Comune per il 2017 avrebbe poco da stare allegro: gli tagliano una milionata, per la precisione un milione e centomila. Mica bruscolini.
Fonsatti è un inguaribile ottimista, e mi conferma il piano di risparmio che hanno già messo in moto. In primis, hanno rinviato a tempi più propizi una produzione che progettavano per l'estate del 2018, e che sarebbe costata trecentomila euro. Altri duecentomila circa li risparmieranno aumentando i prezzi e non sostituendo sei dipendenti che sono andati in pensione o ci andranno entro il 2017.
"Benissimo - mi congratulo - così mezzo milione l'hai recuperato. E l'altro mezzo?". Perché, come diceva Gipo, nella vita per andare avanti occorrono i mezzi.
Fonsatti mi risponde che conta sull'impegno del Comune a "reperire nuove risorse" per reintegrare i tagli.
Ancora lì siamo.
Io trascoloro. E trasecolo. Se mi rispondeva che contava sulla fatina dei denti, trascoloravo e trasecolavo di meno.
"Ma se non hanno un soldo per far ballare un orso! - obietto. - Lo ammette anche quello che tiene la contabilità".
Fonsatti si professa fiducioso: "Abbiamo fatto presente il problema, sulle prime ci avevano proposto 350 mila euro in più ma noi abbiamo risposto che ne servono 500 mila, altrimenti il declino sarà inevitabile: oggi siamo il secondo teatro italiano non solo perché siamo bravi, ma anche perché abbiamo le risorse per mantenere la posizione...".
Io a Fonsatti voglio un gran bene, e lo stimo molto. Ma in cuor mio mi sento a disagio: miii, penso, par di stare al mercato, dai, facciamo 350, no, no, così mi rovino, 500 è il minimo... Eppure tocca crederci. Avevano capito tutto Simon & Garfunkel: "Still, a man hears what he wants to hear and disregards the rest". Fonsatti me lo conferma: "Vallarino Gancia e Appendino hanno un ottimo rapporto, si parlano costantemente...". Mi fa piacere per loro e per la loro vita sociale, ma non credo che i buoni rapporti siano quotati alla borsa valori. Si avvicina l'assestamento di bilancio, e l'amministrazione civica avrà già le sue gatte da pelare per mantenere gli impegni del previsionale: per restare a noi, dei 15,4 milioni destinati in totale alla Cultura ben 11,4 sono stati segnati in conto capitale. Questo significa che quegli undici milioni e rotti in cassa non ci sono e dovrebbero saltar fuori di operazioni straordinarie che al momento non capisco quali possano essere. E in simili condizioni ti pare che si materializzano 500 mila euro in più da dare allo Stabile? Mi sono perso qualcosa? A Torino c'è un nuovo sindaco che si chiama David Copperfield?
Però Fonsatti ci conta. E allora ci conto anch'io. E adesso mi metto sul giradischi "The boxer" e scrivo il post sulla conferenza stampa dello Stabile.

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