Passa ai contenuti principali

CARTOONS ON THE BAY: ANTONELLINA PAGA, MA HA UN PIANO

L'inaugurazione di Cartoons on the Bay: Paolo Tenna (primo a sinistra) e l'assessore Antonella Parigi spiegano ai barbapapà della Rai
cosa si aspettano da loro. Lo schivo presidente di Film Commission Paolo Damilano (a destra in primo piano) preferisce restare seduto
Discreta sfilata di papaveri stamattina a Palazzo Carignano per l'inaugurazione di Cartoons on the Bay
E' stata la Regione, con Film Commission, a spendersi (e spendere) per portare a Torino - dove non ci sono baie - il festivalone targato Rai che si occupa di "animazione cross-mediale e della Tv per Ragazzi": in pratica, ciò di cui a Torino si occupano già da anni, e molto bene, View Conference e Sottodiciotto. In effetti, quest'ultimo sta collaborando con Cartoons on the Bay, mentre pare che View non sia riuscito a suscitare l'attenzione del direttore artistico della manifestazione Rai.

Un investimento da 300 mila euro

L'arrivo - verrebbe da scrivere "lo sbarco", se a Torino ci fosse una baia - di Cartoons on the Bay non è ovviamente un risarcimento per la perdita del Prix Italia. Se ne sbattono, loro, nelle nostre lagne. La Rai, per venire con Cartoons on the Bay nella città senza baia, ha ricevuto dalla Regione un congruo finanziamento, attorno ai trecentomila euro. Detto così, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Però c'è un progetto, dietro a tutto ciò: se funzionerà, vale la spesa. 
La Regione ha cacciato la grana con il preciso obiettivo di coinvolgere la Rai nella costruzione di quel "Polo dell'animazione" che è da tempo l'obiettivo dell'assessore alla Cultura Antonella Parigi.

Il piano per il Polo dell'animazione

I termini dell'accordo sarebbero i seguenti: la Rai si impegna a riportare a Torino l'intera produzione di Rai Ragazzi; ciò significherebbe più opportunità di lavoro per i professionisti e per le imprese piemontesi - almeno una dozzina, tutte di buon livello - che operano nel campo dell'animazione cinematografica; il rapporto economico di queste aziende con la Rai sarebbe agevolato dall'istituzione da parte di Film Commission, tramite Finpiemonte, di un  fondo di garanzia. Si creerebbe così uno sbocco reale per i giovani che si formano alla Scuola di animazione della sede piemontese del Centro Sperimentale di Cinematografia diretto da Sergio Toffetti. 
Inoltre Film Commission riserverà alle start up dell'animazione - cinematografica o per videogiochi - spazi di co-working nella propria sede di via Cagliari, quella che un tempo si chiamava "Cineporto", ma se oggi usi questa parola si incazzano tantissimo e non so perché, quindi la uso.

Il sostegno ai festival di casa

Infine, la Parigi intende sostenere anche i festival torinesi che si occupano di animazione per ragazzi e adulti. A Sottodiciotto dà già 60 mila euro, e aumenterà il contributo a View Conference, manifestazione di settore che a livello mondiale conta anche più di Cartoons on the Bay, almeno a giudicare dalle carrettate di premi Oscar che la frequentano: e immaginate cosa farebbe con un fondo cassa di 300 mila euro. Ma View ha il grave difetto di non essere Rai, pertanto finora dalle lungimiranti istituzioni torinesi ha ricevuto soltanto briciole: 35 mila euro dalla Regione e 5400 euro dal Comune. La cifra del Comune non è uno scherzo. Sono davvero 5400 euro. Erano 6 mila con Fassino, ma per fortuna l'assessore alle Fontane s'era impegnata a modificare il mortificante contributo. Che difatti è calato di 600 euro - soldino risparmiato, soldino guadagnato.

Un investimento sulla fiducia

Ad ogni modo. Se il piano funziona, saranno 300 mila euro ben spesi. Dipende da quanto consideriamo affidabile la Rai. Dopo lo scherzo da prete di stamattina a proposito di Prix Italia, io personalmente tendo a considerarla affidabile quanto Ciccio Formaggio che mi propone l'acquisto della Fontana di Trevi. Ma io sono un noto malfidente. Spero comunque che i nostri eroi mettano qualcosa nero su bianco. Non per sfiducia, neh! E' che gira certa gente, al giorno d'oggi...

Ma la Rai l'avrà capita?

A questo punto passiamo alle dichiarazioni di rito durante l'inaugurazione. La più gustosa è quella di Roberto Genovesi, direttore artistico: "La città di Torino rappresenta un ampio bacino, in grado di attirare e ospitare i numerosissimi appassionati" ha detto. Io avrei voluto domandargli perché allora il Prix Italia se n'è andato a Milano, ma le domande non erano previste. Poi ha aggiunto che "poiché la città ha una forte vocazione all’animazione un panel è stato dedicato ai produttori locali”, e mi fa piacere che anche il direttore artistico abbia capito qual è l'unico motivo per cui gli abbiamo sganciato la pilla per farli venire qui.
Lo ha ribadito anche Paolo Tenna, ad di Fip, il braccio finanziario di Film Commission: “Cartoons on the Bay non è semplicemente una vetrina dell’esistente, ma soprattutto una manifestazione che genera opportunità per il territorio e che consente di valutare il comparto produttivo nel settore, forte di ben dodici aziende. E permette anche di mettere in evidenza che il territorio può ospitare nuove produzioni". Ecco, più chiaro di così si muore.
Fosse mai che quelli della Rai so' de coccio, gliel'ha rispiegato pure la Parigi, dicendo che "il Piemonte ha le caratteristiche per diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nel settore dell'animazione: un obiettivo che ci vede impegnati in prima linea, insi
eme a Film Commission e Fip, per valorizzare e far crescere gli operatori piemontesi, per il quale questa manifestazione rappresenta d'altronde una grande opportunità".
A questo punto, se la Rai, finito Cartoons on the Bay, prende e va senza salutare, e l'anno prossimo porta il festival in un altro posto dove pagano di più, e a Torino non arrivano le produzioni della tivù dei ragazzi, beh... Non dicano che non sapevano che noi, in cambio dei nostri soldi, ci aspettavamo ben altro che qualche sera di movimento in città.

Appuntamenti per il pubblico

Ad ogni modo: Cartoons on the Bay da oggi è qui, e speriamo serva a qualcosa. Un risultato è già raggiunto: gli operatori del settore accreditati sono più di mille, di cui il 75 per cento stranieri, gli ospiti arrivano da 53 paesi e gli accrediti stampa sono un centinaio. Insomma, la visibilità c'è. Purché che arrivi anche il lavoro.
Intanto vi segnalo alcuni appuntamenti aperti al pubblico: domani al Circolo Esperia c'è un aperitivo per gli operatori del settore, che si trasformerà poi a partire dalle 22.30 in una festa aperta a tutti.
Sabato mattina alla Piazza dei Mestieri sono previsti sei laboratori a cura di Arf!Kids sull’animazione e il fumetto, dedicati ai bambini dai 6 ai 13 anni e alle famiglie. Per prenotazioni mauro.uzzeo@gmail.com.
Già iniziato al cinema Ambrosio, prosegue il programma scuole che coinvolge 1200 bambini delle elementari e medie, con proiezioni in anteprima e spettacoli dal vivo (e qui, francamente, è un perfetto doppione di ciò che ha fatto in questi giorni Sottodiciotto). 
Sempre all'Ambrosio, pomeriggio e sera, lungometraggi in anteprima e opere in concorso, a ingresso gratuito, con prenotazione sul sito www.cartoonsbay.it
Domani e sabato in piazza Carlo Alberto nel pomeriggio spettacoli dal vivo.
Venerdì dalle 16: La Ruota di Rai YoYo, Laura e Dodò e il Magico Castello (L’Albero Azzurro), I Cartaracconti (Le Storie di Gipo).
Sabato dalle 15.30: CosPlayCntest; 17.30 La Festa della Fantamicizia (Melevisione) 19 Idol 2.0, Concerto di sigle di cartoni animati.
Presumo che ai bambini piacerà un sacco.

Bonus track: i dettagli del piano

L'indomani di questo post, arriva adesso, venerdì 7 aprile, anche il comunicato ufficiale dell'assessore, che conferma puntualmente tutto ciò che ho già scritto, e aggiunge qualche particolare e le solite dichiarazioni. Per completezza, ve lo ricopio:

Uno spazio per giovani imprenditori e start-up dedicate all’animazione e un fondo di garanzia per sostenere i progetti di produzione delle nuove imprese: queste le azioni messe in campo da Regione Piemonte, Film Commission Torino Piemonte e FIP Film Investimenti Piemonte per lo sviluppo di un settore, quello dell’animazione, ormai strategico all’interno del sistema piemontese legato all’audiovisivo.
All'interno della sede di FCTP di via Cagliari 42 verranno infatti messi a disposizione nuovi spazi e strumenti per lo sviluppo di giovani imprese: nascerà uno spazio dedicato al co-working e al networking dove gli ex studenti del corso di animazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino potranno allestire postazioni con computer e strumenti grafici, dove verrà quindi offerta loro la possibilità di iniziare a lavorare dopo gli studi, sviluppare nuove idee e fare gioco di squadra.
A quasi dieci anni dalla sua inaugurazione il quartier generale di FCTP - primo esempio in Italia di Film Commission in grado di mettere a disposizione delle società produzioni uno spazio importante (quasi 10.000 quadri) attrezzato con uffici e spazi per incontri, casting, attrezzerie, sale costumi, magazzini, lavanderia, sala per proiezioni, eventi e conferenze, oltre a un bar-ristorante aperto anche al pubblico - si candida a diventare un vero e proprio incubatore, dove i giovani professionisti possano utilizzare la loro creatività, ma soprattutto trovare le condizioni ideali per renderla impresa, lanciare nuove start up e generare concrete opportunità di business.
“Per la prima volta ci occupiamo come assessorato alla cultura, e con un’azione strategica e di visione, di aziende creative - dichiara Antonella Parigi, assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte. Il nostro impegno è quello di fare del Piemonte un punto di riferimento nel campo dell’animazione, capace di attrarre risorse e imprese a livello nazionale e internazionale, consolidando quello che è già un settore importante”.
“Per attuare concretamente il piano strategico voluto dalla Regione Piemonte e rendere possibile lo sviluppo di nuove attività sul territorio – commenta Paolo Tenna, AD di FIP Film Investimenti - stiamo da tempo lavorando alla definizione di un fondo di garanzia che, attraverso Finpiemonte, possa sostenere l’accesso al credito per le imprese del settore dell'animazione. Il Fondo permetterà alle imprese con limitata patrimonializzazione di ottenere le fideiussioni necessarie a formalizzare gli accordi di coproduzione con i broadcaster, in specifico con Rai.”
La dotazione del Fondo si prefigge di far attivare circa cinque progetti l’anno, garantendo un’importante ricaduta economica ed occupazionale.
Il Fondo creerà inoltre un prezioso asset sul binomio formazione-lavoro, offrendo una collocazione ai diplomati del Centro Sperimentale e diventerà un moltiplicatore di opportunità: oltre alle Società di Produzione piemontesi potranno accedere al Fondo anche quelle Società che intendano trasferire in Piemonte la produzione dei loro progetti.

Commenti

  1. Grazie infinite, dottor Ferraris, per lo spazio e la chiarezza con cui, almeno Lei, si occupa sempre della nostra VIEW, un evento - ricordiamolo - ormai ventennale che si deve anzitutto all'irriducibile volontà di una straordinaria Signora, la dottoressa Maria Elena Gutierrez, la quale ogni anno si fa in quattro, cinque e anche di più per regalare alla città e al territorio un evento su cui, per ospiti, tematiche, qualità e potenziale - le istituzioni dovrebbero - e potrebbero - puntare molto ma molto di più. Come Lei ha ben rilevato, VIEW è stata di fatto esclusa dall'organizzazione degli eventi relativi al CotB, e l'unico accenno ad essa fatto in sede di presentazione mediatica è stato un vago riferimento al "VIEW Fest", la rassegna cinematografica che precede la Conference. Non se lo meritava. Anche perché, come giustamente Lei ricordava, se le RAI passano (almeno, "geograficamente"), VIEW invece resta, e vuole restare, a Torino. Almeno per ora. Facciamo in modo che non si trasformi nell'ennesimo rimpianto.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la