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GLORY DAY: VERGNANO E FASSINO FANNO L'ULTIMO PREZZO A FRANCESCHINI

Tutti insieme appassionatamente (notate il rilassato Noseda)
Il ministro per caso Dario Franceschini è definitivamente il mio mito. Un caso da studiare all'Università.
E' riuscito nell'impresa sovrumana di strappare al felpatissimo sovrintendente del Teatro Regio Walter Vergnano un moto di insofferenza e una pubblica invettiva.

Esserci per raccontarla

Ho assistito allo storico evento stamane, alla presentazione della prossima stagione del Regio. C'erano los tres caballeros della ritrovata serenità, e il sindaco - nonché presidente del Regio - Filura. Sorrisoni a sessantaquattro denti - persino Fassino accennava a tratti qualcosa di assimilabile a un sorriso.

Trassoni d'Italia: le classifiche "aggiustate"

Ma quando il felpato Vergnano comincia a magnificare le qualità del Regio, arriva l'invitabile momento di pronunciare la parola "qualità". E qui gli scappa lo sfondone di rabbia. "Sì, qualità - dice Vergnano - come ben pochi altri enti lirici possono vantare; anche se nella classifica per la ripartizione dei contributi Fus (il Fondo unico per lo spettacolo, manovrato dal ministero) il Regio e la Fenice sono finiti ultimi nel parametro della qualità: è stata una grande ingiustizia e un'offesa per chi lavora in questo teatro".
Come si cambia: un anno fa facce tirate alla conferenza del regio
Ciapa sì.
 E se qualcuno non  avesse capito, salta su Fassino a metterci il carico da otto: "Poiché dovevano aiutare un altro teatro che non nomino (ovviamente il Teatro dellOpera di Roma, Ndr) hanno cambiato i parametri".
Vergnano, inebriato dall'autorevole sponda, rincara la dose: "Chiedo al ministro che almeno cambino il nome del criterio, non parlino di 'qualità'!". E Fassino, per amor di precisione: "Il Regio è straordinaria qualità penalizzata da una classifica rifatta per aiutare qualcuno, un brutto episodio che speriamo non si ripeta". Dice proprio così. "Una classifica rifatta". Truffa truffa ambiguità. Poi cambiano argomento, sennò finisce che si sbilanciano sulla moralità delle mamme ministeriali.

Il señor Fournier-Facio si dà da fare

Sentir trattare da mestatore e baro il mio ministro favorito è una soddisfazione che mette in subordine qualsiasi altra cosa sia stata detta o fatta stamattina in conferenza stampa. Vi rimando quindi alle cronache giornalistiche che vi illustreranno nei dettagli una stagione più grande e più bella che pria. Dal mio punto di vista, è un evento l'arriva al Regio del musical, con "Cats" in un allestimento extralusso. Un'idea del nuovo direttore artistico, a quanto capisco: e in generale mi pare che il señor Fournier-Facio non stia a scaldare le poltrona. Per lo zero che me ne intendo io, ci sono già molti colpi d'ala. Tipo la rivalutazione di Casella, con un intero festival du 15 giorni costruito attorno alla "Donna serpente".
Ci sono altre notizie. Ad esempio Vergnano dice che è ora di alzare i compensi del personale, fermi dal 2003: mentre lo dice, Fassino guarda da un'altra parte. E che ci saranno tante tournée internazionali, Parigi, Essen, Hong Kong, Finlandia; mentre lo dice, a Noseda scintillano gli occhietti vispi.

L'apologo di Noseda: senza comprensione l'esito è la morte

Ma il momento più suggestivo (dopo lo sfanculamento di Francis il ministro parlante) lo regala Noseda che s'imbarca in una dettagliata e scoppiettante analisi della tragica vicenda della "Lucia di Lammermoor": giusto per trarne la morale che "quando ci sono frizioni, se non si trova una comunicazione, una comprensione dell'altro, l'esito è la morte". E un Filura oggi scatenato nel disvelamento delle metafore dissipa ogni falsa interpretazione: "Un anno fa ci fu una conferenza che non fu serena come oggi: abbiamo lavorato tutti insieme e abbiamo trovato la serenità".
Ok, torno a casa a preparare la zuppa di pesce. Ma prima passo in farmacia per il test della glicemia. Di questi tempi il Regio è micidiale per i diabetici.

La "precisazione" ministeriale

A sera il ministero diffonde una nota, dove dimostra di manco capire il problema: parlano di soldi, mentre quel che offende è l'ingiusta  valutazione qualitativa, che ha comportato comunque una riduzione del contributo, ma soprattutto un vulnus morale immeritato. Distinzione troppo sottile per certe sensibilità? Ecco il comunicato ministeriale. 
"In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi dal Sovrintendente della Fondazione Teatro Regio di Torino (Le ha rilasciate anche il sindaco, tanto per essere precisi. Fassino ha dichiarato testualmente al Tgr "le cose sono andate così perché c'era da aiutare il Teatro dell'Opera di Roma". E allora, se affermate che non è così, abbiate il coraggio civile di dire che non solo il povero Vergnano, ma pure Fassino è un bugiardo: o dato che è un renziano doc vi cagate sotto? Ndr), l’Ufficio Stampa del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo rende noto che la revisione dei criteri di attribuzione delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo, introdotta dalla Legge Bray nel 2014, prevede che la valutazione della qualità della programmazione di ogni fondazione lirico-sinfonica equivale solo al 25% del totale del contributo annuale (Appunto: e su quel 25 per cento il Regio ci ha comunque rimesso, a causa dei vostri maneggi, Ndr). Il restante 75% viene attribuito sulla base di criteri automatici legati a dati oggettivi quali ad esempio la produttività o l’entità del personale impiegato.
Inoltre, il giudizio qualitativo viene espresso dalla apposita commissione per la musica, organismo indipendente e autonomo (
Seeeee, Ndr) composto da personalità individuate nel 2014 tramite bando a evidenza pubblica.
Infine si precisa che, riguardo a quanto dichiarato dal Sovrintendente Vergnano, il Teatro Regio di Torino, a parità di risorse complessivamente disponibili, ha invece aumentato i contributi a valere sul FUS di 1.100.000 euro nel 2014 rispetto al 2013. Inoltre la commissione musica ha ritenuto di assegnare nel 2014 a questo teatro, a differenza di quanto avvenuto per la quasi totalità delle altre fondazioni liriche, ulteriori 520.000 per le tournée all’estero e ha approvato il progetto speciale per il concerto straordinario tenuto a Torino in occasione del 25° anniversario della caduta del muro di Berlino, finanziandolo con 50.000 euro
".

Benissimo. Avete detto la vostra. E adesso potremmo riavere i soldi che ci avete negato con la gabola della "qualità"? Grazie.

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