Passa ai contenuti principali

FESTA AI MURAZZI, CON LA BENEDIZIONE DI FASSINO (E CON I PERTURBAZIONE)


Fassino augura a tutti una giornata di festa. Speruma...
La domenica dei Murazzi si apre con due notizie: una buona e l'altra forse. La notizia buona è che per il momento non piove, anche se, dice ilmeteo.it, in giornata pioverà. Però per la sera, durante il concertone, le precipitazioni dovrebbero cessare. La notizia forse buona è la lettera che il sindaco Fassino ha mandato a La Stampa, per augurare buon divertimento a tutti, e promettere che i Murazzi torneranno a vivere.
Dico "forse" perché promesse simili se ne sono sentite tante, negli anni. E perché è controverso quale sia la strada delle buone intenzioni. La magistratura ha dissequestrato le arcate, scrive Fassimo; e adesso parte il piano per la riqualificazione.
Perfetto. Peccato però in città non esista una "certa idea dei Murazzi" condivisa, bensì tante idee quante sono le parti coinvolte. E le parti coinvolte sono legione.
Cominciamo bene: il primo tweet di giornata
Ci sono gli ex gestori dei locali e gli aspiranti gestori dei locali e i subaffittari dei gestori dei locali; ci sono i proprietari privati di ben undici arcate, che hanno un progetto loro; ci sono i promotori della petizione on line; ci sono i residenti, che immaginano qualcosa forse diverso  da quanto immaginano i promotori della petizione; ci sono i politici, che a parole vogliono tutti salvare i Murazzi, ma ciascuno a modo suo.
Staremo a vedere. Intanto, io mi attrezzo con k-way e iPhone, e parto per i Murazzi. Vi terrò aggiornati, su twitter @gaboferraris e blog GabosuTorino. Buona festa a tutti. Sperando che sia buona, e soprattutto festa. Intanto, segnatevi che al cast del concertone si aggiungono i Perturbazione, che sono in tour ma arriveranno alle 21 direttamente da Livorno.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la