Passa ai contenuti principali

AXTO A OGNI MINCHIATA: AND THE WINNER IS...

Insomma, non ci voleva un genio per prevedere che finiva in burletta, la stratosferica minchiata del "voto popolare" per scegliere i progetti sociali e culturali per le periferie che saranno finanziati con i soldi (statali, quindi nostri) di AxTo.

L'entusiastica partecipazione popolare

A questo link trovate la graduatoria, pubblicata sul sito del Comune. E ora passiamo al cabaret. 
Intanto il numero dei votanti, che secondo il Comune sono stati novemila, o poco più. Non c'è che dire: in una città di quasi 900 mila anime, è uno straordinario exploit di partecipazione civica. Un votante ogni cento residenti. Un plebiscito, insomma.
D'altra parte, perché mai un cristo avrebbe dovuto votare? Primo, doveva sapere che esisteva la votazione: mica tutti passano il loro tempo a smanettare su internet. Secondo, doveva riuscirci: era più facile hackerare il Pentagono, mi assicurano alcuni che ci hanno provato. Terzo, per esprimere un voto sensato e non a muzzo o a simpatia, doveva leggersi gli oltre settanta progetti candidati. Quarto, doveva capirci qualcosa. Capire qualcosa di teatro, arte, musica; e di come si organizza uno spettacolo; e di quando e perché uno spettacolo risponde alle aspettative di una comunità. Facilissimo. E che ci vorrà mai? Siamo tutti espertoni, no?
Certo, c'era anche il punteggio assegnato dalla commissione tecnica comunale. Il voto popolare, mi aveva spiegato il didattico assessore Giusta, vale soltanto per un terzo. Come al Festival di Sanremo, aveva precisato il Faceto.

Gli esperti promuovo, il popolo boccia

Notate: non contesto i risultati di per sé. I progetti meglio classificati sono in genere validi. In particolare, quello vincitore è promosso da S-Nodi, un ente che si impegna quotidianamente nella lotta contro la povertà. Il finanziamento che otterrà sarà strameritato. A prescindere da votazioni, punteggi e altre sciocchezze. Perché, guarda un po', in questa città affollata di fanfaroni perdigiorno c'è ancora tanta gente che in silenzio lavora davvero nel sociale. E merita qualcosa di più che partecipare a un concorsino sul modello del Festival di Sanremo. Merita rispetto per ciò che fa.
Però qualcuno mi spieghi il senso della deriva plebiscitaria. Prendo, a caso, il progetto presentato da un'associazione professionale, seria, che da tempo opera in periferia, alle Vallette: Stalker Teatro. Stalker Teatro ha proposto "Fontana di Vita in piazza Montale". La commissione tecnica gli ha attribuito un punteggio fra i più alti, 74,80. Però i voti popolari sono appena 119, che valgono 5,59 punti. Morale: il progetto di Stalker Teatro, con un totale di 80,39 punti, finisce ventiduesimo in classifica, preceduto da numerose proposte che nel giudizio della commissione tecnica non arrivano neanche ai 70 punti. 
Ora, i casi sono due. O la commissione tecnica è interamente composta da parenti e affini di Stalker Teatro - se non addirittura dal direttivo di Stalker Teatro al gran completo - oppure il popolo votante non sa nulla di Stalker e del suo progetto e vota chi massacra le palle al mondo tramite Facebook, pagando per sponsorizzare i post e chiamando al voto gli "amici" o "followers" o quel che sono. 
E guardate che ho citato Stalker Teatro perché è un'associazione piuttosto nota, a Torino. Ma la classifica dei progetti approdata ieri all'esame della giunta comunale, in attesa delle verifiche amministrative, pullula di casi strampalati: una proposta che la commissione tecnica ha premiato con un sonoro 78,20 (il massimo punteggio attribuito) precipita all'11° posto, zavorrata dalla miseria di 120 voti, pari a 5,64 punti; un'altra, che nella valutazione tecnica vale 77,5 punti,  finisce sedicesima perché soltanto 111 esponenti del popolo sovrano e onnisciente si sono degnati di votarla; e chissà cos'avrà mai combinato ai danni del popolo l'associazione Arcote, il cui progetto ottiene dalla commissione un apprezzabile punteggio di 73,35, però convince appena 90 votanti.

Le logiche di una scelta

Chiamatemi pure reazionario, oligarca, nemico del popolo, affetto da spocchia intellettuale. Ma vorrei che qualcuno di lorsignori che hanno escogitato questo brillante e democratico sistema mi spiegasse come funziona la machiavellica. Abbiamo dei progetti che una commissione tecnica - formata, presumo, da gente esperta - premia con punteggi alti, superiori - per darsi un riferimento - a 72. Ma nel voto popolare svariati progetti che la commissione ha ritenuto meno validi raccolgono un numero ben superiore di suffragi, fino a ribaltare diversi piazzamenti nella classifica finale. Ripeto: non capisce una mazza la commissione tecnica, o non capisce una mazza il popolo? In alternativa: è familistica la commissione, o è familistico il popolo?
Domanda numero uno: il votante popolare ha valutato a fondo tutti i progetti  - come presumo abbia fatto la commissione - scegliendo alla fine quello che gli appariva migliore, oppure ha votato un determinato progetto su sollecitazione del proponente, o per amicizia, o per simpatia, ignorando bellamente gli altri? E nel primo - peraltro improbabile - caso, il votante popolare possedeva gli strumenti necessari per valutare criticamente proposte artistiche complesse?
Domanda numero due: i progetti che la commissione tecnica ha ritenuto validi ma che, a causa del voto popolare, sono finiti nelle zone basse della classifica, riceveranno comunque un finanziamento?
Se sì, perché allora avete messo in piedi questa ridicola pantomima?
Se no, vi pare logico punire il professionista che fa bene il proprio lavoro ma non sa come procacciarsi i voti, e premiare il dilettante che ha tanti amici e sa usare i social? 
E in ballo non ci sono pochi spiccioli. Il bando prevede due categorie di contributo, una fino a 50 mila euro e un 'altra da 50.001 e 100 mila euro; possono essere finanziati al massimo 4 progetti della categoria di finanziamento superiore; e le risorse messe a disposizione dal governo per la riqualificazione delle periferie per l'intervento 4.01 del Progetto AxTo assommano a un milione di euro.

Il "partner tedesco" e il destino di un indirizziario

Un'ultima notazione: risulta agli atti che i risultati del "voto popolare" sono stati trasmessi al Comune dal "partner tedesco che gestisce la piattaforma usata per il voto". A questo punto, e scusatemi tanto se vi paio malfidente, pretendo di sapere chi sarà mai 'sto "partner tedesco", se e quanto è stato pagato per gestire (e forse anche fornire?) la piattaforma, e soprattutto che fine farà, e se avrà utilizzi commerciali, il preziosissimo indirizziario costituito dai nomi e cognomi di novemila e rotti votanti, completi di numeri di cellulare, indirizzi mail e codici fiscali. Persino i codici fiscali, pensa a te. E una foto del culo no?

La graduatoria: i primi dieci classificati

Nella fiduciosa attesa che qualcuno smentisca le mie maliziose preoccupazioni, sottopongo al prudente apprezzamento dei lettori (sperando di non aver commesso errori di trascrizione) uno stralcio della graduatoria finale, ancorché provvisoria, con i primi dieci progetti classificati, l'associazione proponente, i punteggi, i voti popolari e gli importi richiesti. 

1) Fa Bene Torino, progetto di Comitato Promotore S-Nodi Gabriele Nigro (punteggio tecnico 76, voti 1064 pari a punti 50, totale punti 126, importo richiesto 100 mila euro)
2) Torino Città Aumentata, di Bepart (punteggio tecnico 69,9, voti 628 parti a punti 29,51, totale punti 99,41, importo richiesto 100 mila)
3) Piano Mobile, di Patchanka s.n.c. (punteggio tecnico 71,1, voti 355 pari a punti 16,68, totale punti 87,78, importo richiesto 49.800)
4) Cassetto AperTo, di DireFareBaciare (punteggio tecnico 70,05, voti 356 parti a punti 16,73, totale punti 86,78, importo richiesto 100 mila)
5) Enzima, di Techknè (punteggio tecnico 72,06, voti 305 pari a punti 14,33, totale punti 86,39, importo richiesto 100 mila)
6) Seminare Comunità-Mirafiori INParata, di Ass. Miravolante (punteggio tecnico 73,65, voti 263 pari a punti 12,36, punti totali 86,01, importo richiesto 95 mila)
7) TOnights, di Ass. Spazi Musicali (leggi TOdays) (punteggio tecnico 69,95, voti 334 pari a punti 15,7, totale punti 85,65, importo richiesto 100 mila)
7) Dai Diamanti Non Nasce Niente, di Hiroshima mon Amour (punteggio tecnico 73,90, voti 250 pari a punti 11,75, totale punti 85,65, importo richiesto 40 mila)
9 Torino Factory, di Piemonte Movie (punteggio tecnico 74,45, voti 227 pari a punti 10,67, totale punti 85,12, importo richiesto 100 mila)
10) Musica AxTa, di Ass. Baretti (punteggio tecnico 71,90, voti 277 pari a punti 13,02, titale punti 84,92, importo richiesto 45.700)

E così via, fino alla 73esima posizione occupata da un progetto di danza che ha ottenuto un punteggio tecnico di 59,30 e appena 13 voti che gli sono valsi 0,66 punti: e dire che si accontentavano di 11.400 euro...

Commenti

  1. Che senso ha mettere in competizione progetti così diversi tra loro? Teatro, musica, progetti sociali, urbanistica... Non può esistere una "giuria" adatta a valutare equamente ogni settore... né una giuria tecnica, figuriamoci una giuria "popolare" di un paese come l'Italia...

    Ma poi... se una piccola associazione neonata presentasse il progetto del secolo, come può pensare di competere con progetti presentati da enti/associazioni tipo "Costituito nel 2013, S-NODI deriva dall’esperienza dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse della Caritas diocesana di Torino, di cui è ente strumentale. Fa parte del programma di Caritas Italiana ‘Azioni di Sistema’. È promosso da Caritas diocesana di Torino, Caritas Italiana, CREARE Foundation, prof. Luigino Bruni."

    Alla faccia della meritocrazia...
    Mah...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la