Passa ai contenuti principali

FRINGE ALLA FIORENTINA

Furio Di Castri sulla zattera del Fringe (foto di L. Ceccon da Torinoclick.it)
Se non mi sbaglio, i giornali torinesi non ne hanno scritto: ma quelli di Firenze (dalla Nazione a FirenzeToday) già da mesi riferiscono di "colloqui con organizzatori del Fringe Jazz Festival per una edizione fiorentina dopo la chiusura dei battenti nel capoluogo piemontese".
In effetti, "Fringe" non è un marchio depositato: fringe è semplicemente una parola inglese che significa "frangia", ma anche "marginale", "di nicchia", e proprio a Torino esiste anche un altro "Fringe Festival", d'ambito teatrale, che si tiene giustappunto in questo periodo e non ha nulla a che vedere con quello jazzistico. In passato l'omonimia ha pure ingenerato qualche equivoco
Ad ogni modo: Furio Di Castri, che fu il direttore (e ideatore) del Fringe Jazz Festival torinese, sarebbe disponibile a riproporne il format sull'Arno, dove verrebbe ormeggiata una zattera-palcoscenico come sul Po a Torino. E tutto il resto, ovviamente.
Com'è noto, una parte degli organizzatori del defunto Fringe Jazz Festival torinese - in primis Francesco Astore - hanno accettato, come associazione Map, di collaborare con il Comune di Torino curando nell'ambito di "Narrazioni Jazz" una "Notte Bianca".

Di Castri invece, non riconoscendosi nel nuovo progetto, ha preferito non entrarci.
Ma l'idea originaria di Fringe, scartata dalla giunta pentastellata torinese forse perché opera del passato regime, interessa agli amministratori di Firenze, che potrebbero inserirla nel cartellone dell'Estate Fiorentina. L'annuncio ufficiale, nel caso, è previsto per domani, lunedì 8
Intanto noto due curiose coincidenze. Intanto, il Comune di Firenze ha deciso di rinunciare alla sua "Notte Bianca" ed eventualmente prendersi Fringe, mentre il Comune di Torino ha rinunciato a Fringe preferendogli una "Notte Bianca". Inoltre, ricorderete che a un certo punto girò la voce (subito smentita dal diretto interessato) che il direttore del defunto Torino Jazz Festival, Stefano Zenni, fosse intenzionato ad assumere la direzione di un ipotetico Firenze Jazz Festival anziché quella di Narrazioni Jazz come poi è accaduto; e invece - se il progetto andrà in porto, anzi, in Arno - sarà l'ex direttore del Fringe torinese, Furio Di Castri, a dirigere il Fringe fiorentino.

Commenti

  1. Ma il Fringe teatrale due parole in più non se le merita?
    Io l'ho sempre trovato tanto carino!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io. Ma a sto giro non ho voglia di parlare di cose carine. Va così.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la