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LA MADRE DI TUTTE LE MINCHIATE FINISCE IN TRIBUNALE

Morale della favola: a Torino un Natale con #staminchia
E' andata a schifìo. Come ben poteva prevedere chiunque, se dotato di almeno tre neuroni. E' sui giornali di oggi: la tragicomica epopea del "Natale coi fiocchi" finisce in tribunale, con il Comune che chiede 40 mila euro di danni agli "artigiani" della Cat, e gli "artigiani" della Cat che minacciano di chiedere 100 mila euro di danni al Comune.
Indovinate un po' chi paga le spese legali del Comune, e pure le centomila svanziche se gira storta?
Sta gran minchia di contribuente, come al solito.
Era scritto fin dal primo giorno, che sarebbe stato un disastro epocale. Ma i signori So-Tutto-Io esaltavano il bando trasparente e promettevano mirabilia. Avevano torto. Ma non chiedono scusa. Non chiedono mai scusa. Si credono il sale della terra, ma la notizia è che sono terra e stop. Ed è un giudizio assai generoso.
Non ho parole. Le ho già spese tutte nei giorni eroici delle baracchette che andavano e venivano per le piazze di Torino come navi nel porto di Amsterdam.
Voglio soltanto suggerire sommessamente, in qualità di cittadino-contribuente, di cacciare a pedate nel culo dal Municipio ideatori, ispiratori, esecutori e sostenitori della ridicola pantomima (i nomi sono noti) e vietargli di avvicinarsi a meno di 500 metri da Palazzo Civico. Se si azzardano, sciogliamo i dobermann.

Commenti

  1. Buongiorno, sul giornale La Stampa si dice che l'avvocato di CAT sostiene che non ci sia nessun contratto firmato fra CAT e Comune, che quindi non riconosce alcuna penale contrattuale richiesta dal Comune, le risula tutto ciò?

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