Passa ai contenuti principali

MURAZZI, LA FESTA E' PARTITA. E LA POLITICA PURE

Pronti? Via! E' cominciata la domenica dei Murazzi. Sul lungopò ci sono anche le opere degli studenti di Architettura

Painting Levante: al lavoro sui muri dei Muri
Eccomi qui. Mattinata ai Muri, nonostante la pioggerellina e il freddo. Adesso sono tornato a casa per riscaldarmi e scrivere il primo post di giornata sulla domenica dei Murazzi. Ve l'avevo promesso, no? Gabo non gabba. Se avete seguito il mio live tweet (embeddato, scopro, persino da La Stampa), sapete già che la festa è partita lenta, causa condizioni climatiche poco allettanti. Comunque al momento non piove, e stamattina al Csa e al Magazzino sul Po sono già successe cose: la raccolta di firme, un po' di musica, le bancarelle della creatività. Fuori, a sfidare il freddo, c'erano i pittori murali. Uno, Max Petrone, sta lavorando a un graffitone che ritrae Levante. Gloria sui Muri per la ragazza di piazza Vittorio.
Io mi sono fatto un giro con Max Casacci dei Subsonica, uno che per la rinascita dei Muri si sbatte da tempo oltre ogni sensatezza, attirandosi - come da copione a Torino - accuse assortite di "gomplotto" e/o connivenza con la famigerata Kasta.
Max Casacci (a dx) con i montatori del palco in piazza Vittorio
Max l'ho beccato in piazza mentre seguiva il montaggio del palco per il concertone di stasera. Notizia numero uno: ci saranno anche i Perturbazione. Non erano annunciati (presumo per non bruciare la data di venerdì scorso a Hiroshima) ma non potevano mancare. Arriveranno da Livorno, dove hanno suonato ieri sera, e saliranno sul palco di piazza Vittorio verso le 21.
Giù ai Muri Max ed io ci siamo imbattuti in Marco Grimaldi, l'unico politico avvistato in mattinata. Il consigliere di Sel però precisa di essere lì come "semplice cittadino". In effetti, stamattina in rete la politica era abbastanza attiva, specie dopo la lettera di Fassino a La Stampa (che in pratica accoglie le richieste di riapertura dei Muri sulla base della petizione on line) e il dissequestro a tambur battente della arcate da parte della magistratura.

Ovvio che la destra rosichi. C'è chi lo fa con sense of humour: mi ha divertito il tweet di Fabrizio Ricca della Lega Nord, "Beh essendo iniziata la campagna elettorale sono stupito che non abbia promesso sole e 20º tutto il pomeriggio". Altri invece l'hanno presa malissimo. L'ineffabile Ravello di Fratelli d'Italia (uno dei massimi ditini alzati della politica cittadina) e la sua socia di partito Paola Ambrosio hanno diffuso un comunicato piuttosto acrimonioso: Ravello accusa Fassino di voler fare credere che "grazie all’abilità, quasi magica, del Comune, i Murazzi siano stati dissequestrati a tempo di record e possano tornare ad essere luogo di aggregazione e divertimento già dall’estate". Sarà: però di fatto è accaduto, magia o non magia. Ravello ripete le sue accuse a "un’Amministrazione miope, incapace di vedere gli evidenti problemi che caratterizzavano il lungofiume, sorda, lontana dalle continue lamentele dei residenti e, a quanto pare dalle informazioni trapelate sull'inchiesta in corso, addirittura pronta ad ignorare le croniche morosità dei gestori". E la Ambrogio se la prende con chi "crede di poter coprire errori ed espiare colpe con un po’ di musica". Forse qualcuno dovrebbe avvertirla che il "po' di musica" di stasera (alla faccia del "po' di musica") non arriva dal Comune, anzi, l'intera giornata nasce - ed è autofinanziata - ad opera di cittadini e associazioni apartitiche, per chiedere al Comune (proprio come la Ambrosio, ma con toni diversi) di restituire i Muri alla città.
All'interno del Csa, che riapre oggi dopo la pausa invernale
La Ambrogio ci annuncia inoltre che "siamo tutti felici che i Murazzi possano tornare a vivere, ma che sia proprio l’Amministrazione, la stessa ad aver fatto danni, ad arrogarsi il merito del rilancio...”. Dovrebbe dirlo, che è così felice, anche al suo collega di partito Maurizio Marrone, quello che andava ad "espropriare" il Csa dei Murazzi. Un posto, il Csa, che oggi si sta sbattendo tantissimo per la giornata di festa; e che, con buona pace di Marrone, è indicato anche dai residenti anti-movida e dai proprietari delle arcate private come lo spazio dei Muri che in questi anni incasinatissimi è stato tra i meno molesti.
In compenso, ho saputo che nei giorni scorsi c'è stato un incontro fra i promotori della petizione e il Comune (nelle persone di Fassino e degli assessori Ilda Curti e Gianguido Passoni). Passoni avrebbe cambiato atteggiamento: ha rinunciato all'idea di puntare al massimo incasso con la riassegnazione delle arcate. Pare, dico pare, che il bando, anziché alla massima offerta (che avrebbe favorito la speculazione dei chupitari), punterà a valutare in primo luogo la bontà dei progetti, e il curriculum dei concorrenti. Sarebbero così avvantaggiate le attività con maggiore tasso di creatività e propositività, anziché quelle ad alto tasso alcolico. E' il primo passo per far cambiare rotta ai Murazzi, sottraendo l'area alla logica della sbronza low cost.
Questo è quanto, per ora. Ora torno in zona per vedere come va la street parade, che partirà dal Ragio per raggiungere i Murazzi percorrendo via Po. Ci risentiamo su twitter. Stay tuned.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

RIAPRE IL MUSEO REGIONALE DI PERCULATE NATURALI

Ma che te tagli? Tanto rumore per poca sostanza “Oggi riapriamo finalmente uno dei luoghi più amati dai piemontesi. Siamo orgogliosi dei risultati, il 2024 è l’anno della rinascita del Museo Regionale di Scienze Naturali che torna a essere fruibile per cittadini, turisti, scuole e associazioni”. Non t'allargare, Alberto: chi si loda s'imbroda. Se non riportasse alla memoria ricordi sgraditi all'anima centrodestrista, la dichiarazione corretta a proposito dell'asserita "riapertura" del Museo Regionale di Scienze Naturali sarebbe piuttosto "ce n'est qu'un début, continuons le combat".  Ieri il Museo non è stato "riaperto": semplicemente (e lo racconto, con sapidi dettagli, nell'articolo di oggi sul Corriere ) s'è trattato di una paraculata pre-elettorale, per cui sono state inaugurate - con gran tagliamento di nastri e tour d'elefanti - tre sale di quello che, chissà quando, sarà il rinnovato Museo Regionale di Scienze Nat