Passa ai contenuti principali

EVELINA NEL CANTIERE DELL'EGIZIO

Evelina Christillin nell'ex Galleria Sabauda oggi trasformata in un cantiere: la ristrutturazione non dorme
Christo si è fermato all'Egizio? Lo statuario impacchettato
Ieri la Commissione cultura del Comune è andata in visita al cantiere del Museo Egizio. Potevano risparmiarsi il disturbo: scendevano all'edicola vicino al Municipio, e con modica spesa (appena 2 eurini) si accattavano ExtraTorino, il bimestrale uscito giusto ieri, dopo trovavano due miei servizi. Il primo non c'entra con l'interesse specifico della Commissione: è dedicato al Circolo degli Amici della Magia e ad Arturo Brachetti e Luca Bono, le due star "magiche" della nostra città che proprio ieri hanno debuttato a Pinerolo con la "tappa zero" del nuovo spettacolo "Brachetti che sorpresa!", prossimamente in tour in tutta Italia e all'estero: vi consiglio comunque di andarvelo a leggere, il vostro croinista si è pure prestato a farsi tagliare in tre pezzi per offrirvi un reportage "dietro le quinte".
Ma l'articolo che poteva illuminare la Commissione cultura è l'altro, quello in cui racconto una giornata con Evelina Christillin. Ovvero, tra le tante altre cose, anche la presidente del Museo Egizio. Nell'occasione, a fine gennaio, nel corso di una delle giornate più frenetiche della mia esistenza (ovvero una normale giornata della Christillin) ho per l'appunto accompagnato l'inarrestabile Eve al cantiere dell'Egizio, dove lei imperversa soffiando sul collo di architetti e maestranze per accelerare i tempi: anche le fotografie sono mie, e ve ne pubblico un po' in questo post, anche a beneficio degli amici della Commissione cultura, che potranno usarle come pratico pro-memoria. Io sono rimasto particolarmente affascinato dal deposito dello statuario, dove giganteschi faraoni e sfingi in pietra riposano, impacchettati nel polistirolo, come ad opera di un Christo ipercinetico, in attesa di tornare alla luce nel nuovo Egizio, l'anno che verrà.
Dove dormono le mummie: i resti degli antichi egizi sono conservati in questi "scaffali-vetrina"

Sotto l'occhio della direttrice: il responsabile dei lavori spiega il cantiere a Evelina Christillin

Indovina dov'è la sfinge: le opere dello statuario sono conservate in un imballaggio di polistirolo

Evelina in Wonderland: la sala dove sono custodite le statue in attesa di tornare in esposizione nel nuovo Egizio
Avete fatto bene i bagagli? La Christillin controlla che l'impacchettamento sia a regola d'arte

Letti a castello: nel corridoio dell'antico muro romano (a destra) dove sono conservate le mummie


Commenti

Post popolari in questo blog

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

LE RIVELAZIONI DI SANGIU: "GRECO NON HA DECIFRATO LA STELE DI ROSETTA". E ADESSO DIREI CHE BASTA

È una storia da dimenticare È una storia da non raccontare È una storia un po' complicata È una storia sbagliata Cominciò con la luna sul posto E finì con un fiume di inchiostro È una storia un poco scontata È una storia sbagliata La ridicola pantomima è finita com'era cominciata, sempre con un tizio che giudica un egittologo senza sapere un cazzo d'egittologia. Il fratello d'Italia laureato in giurisprudenza Maurizio Marrone pontifica che Christian Greco è un egittologo scarso , e - dopo una settimana di silenzi imbarazzant i, strepiti da lavandaie e minchiate alla membro di segugio  blaterate da una scelta schiera di perdigiorno presenzialisti e critici col ciuffo - un altro fratello d'Italia, il giornalista Gennaro Sangiuliano, sancisce che no, Greco è "un apprezzato egittologo" benché - sfigatone! - "non abbia decifrato la stele di Rosetta" (questo è un capolavoro comico, non siete d'accordo?).  Il presidente della Regione Cirio s'a

BASIC BASE

Il nuovo direttore del Tff La  nomina di Giuliobase alla direzione del Torino Film Festival  è ampiamente trattata sul Corriere di Torino di stamattina: c'è un mio modesto commento , ma soprattutto c'è una magistrale intervista al neodirettore, firmata dall'esperto collega Fabrizio Dividi. Vi consiglio di leggervela da cima a fondo (sul cartaceo, o  a questo link ): vale da sola ben più del prezzo del giornale. Ed è talmente bella che mi permetto di estrapolarne alcuni passaggi, che giudico particolarmente significativi. Ecco qui le domande e le risposte che più mi hanno entusiasmato. In neretto le domande, in chiaro le risposte, in corsivo le mie chiose: Emozionato a dover essere «profeta in patria»?  «Ovvio, ma studierò. In questo anno e mezzo studierò e tiferò per Steve Della Casa e per il suo festival, ma sempre stando un passo indietro, con umiltà e discrezione».  Qualcuno lo avverta: l'hanno nominato per l'edizione 2024. Ciò significa che dovrà cominciare a la