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DUE DIRETTORI AL PREZZO DI UNO: MIRACOLO ALLO STABILE

La presidente del Tst Evelina Christillin con il doppio direttore Filippo Fonsatti
In un post precedente, parlando di soldi alla cultura, ho citato i 150 mila euro in più che il Comune dovrebbe destinare al Teatro Stabile. Va detto che lo Stabile si dà un gran daffare per meritarseli, quei soldi, riducendo i costi non appena possibile e migliorando i risultati. Ma quella del direttore esecutivo Filippo Fonsatti è una storia da libro Cuore. Quarantacinque anni, Fonsatti è uno sgobbone naturale, e ha accumulato un sacco di ferie arretrate. Ad un certo momento, dovrebbero pagargliele. Ma lui non vuole gravare sulle finanze del Tst, e ha un'idea per trasformare il problema in opportunità. Lo Stabile da tempo non ha più un direttore amministrativo, e con questi chiari di luna converrebbe risparmiare uno stipendio. Peccato che un direttore amministrativo allo Stabile serva, eccome. Allora Fonsatti ha un'idea. Anziché intascarsi i soldi delle ferie arretrate, propone alla presidente Christillin di investire quella cifra in un master in Businness Administration alla Scuola d'Amministrazione Aziendale. Fonsatti si iscrive, frequenta il Master biennale, studia la notte e la domenica, passa gli esami a pieni voti. Un autentico personaggio deamicisiano. Non so se scrivesse i compiti sulla pala del carbone, come Abramo Lincoln, ma siamo lì. Insomma, oggi pomeriggio Fonsatti discute la tesi. E da domani lo Stabile avrà un nuovo direttore amministrativo: Filippo Fonsatti. Oltre al solito direttore esecutivo: Fonsatti Filippo. Due lavori, unico stipendio, risparmio netto per le casse del Tst, e dunque per le finanze pubbliche. Deux directeurs son mej che uan.
P.S. I bestioni che berciano di "cultura sprecona" sono pregati di seguire l'esempio di Fonsatti. S'iscrivano alla prima elementare. Quando - fra cinque o sei anni - avranno imparato a leggere (scrivere non è necessario: non pretendo tanto, e comunque scriverebbero solo minchiate) si leggano questa storia, e imparino cos'è il rispetto del denaro pubblico.
 

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